Casa su due piani nelle campagne cuneesi
Un’abitazione con parte del fienile da recuperare e l’impianto termico da rifare. Come si procede? Qual è l’iter per arrivare a un progetto preliminare? Come sensibilizzare il cliente?
Le fasi operative
Ecco i punti principali che caratterizzano una diagnosi energetica preliminare:
Analisi dello stato attuale dell’edificio
Il fabbricato si presenta attualmente così:
- Il piano terra ha un impianto termico ma è inutilizzato.
- Il piano primo è abitato e il cliente desidera recuperare il fienile (aperto) adiacente per creare una nuova zona giorno.
Individuazione delle principali fonti di dispersione termica
Si analizzano i punti deboli dell’involucro:
- Pareti non isolate: i muri non presentano alcun isolamento termico.
- Solai verso vani freddi: il piano terra non riscaldato comporta dispersioni significative sia nella parte abitata sia in quella da recuperare.
- Tetto: la porzione abitata è separata da un sottotetto non isolato; la nuova zona giorno avrà il tetto a vista o un solaio ex novo, anch’esso esposto a temperature esterne.
- Infissi: sostituiti circa vent’anni fa, non garantiscono più un’efficienza ottimale.
Valutazione dell’impianto termico attuale
- Attualmente, l’edificio è riscaldato da un impianto a radiatori alimentato da una caldaia a GPL da 20 kW, che serve entrambi i piani.
Ascolto delle esigenze del cliente
Si approfondiscono le aspettative per il risultato finale e le problematiche esistenti:
- Il cliente lamenta temperature rigide nella zona abitata, che difficilmente raggiunge i 19°C.
Discussione sulle preferenze impiantistiche e sul budget
Si esplorano le idee del cliente riguardo all’impianto termico e i costi sostenibili:
- Desidera un riscaldamento omogeneo e un comfort termico elevato.
- È disponibile a occuparsi della gestione dell’impianto nel tempo.
Definizione delle fasi principali del progetto
Si espongono i due passaggi fondamentali per garantire un risultato efficiente:
A. Isolamento dell’involucro:
- Migliorare l’efficienza energetica riducendo il fabbisogno termico dell’edificio. Si può andare ad isolare il sottotetto/tetto; a livello di pavimento, abbiamo spazio a sufficienza per interporre uno strato isolante tra il solaio e la quota del pavimento finito?
B. Scelta del sistema impiantistico:
- Se il cliente opta per un impianto a pavimento, si suggerirà un sistema ad alta efficienza a bassa temperatura.
- Per un impianto a radiatori, si valuterà invece un generatore più adatto alle alte temperature.
- Data la posizione rurale, si deve considerare anche l’affidabilità non garantita della rete elettrica per una pompa di calore di grandi dimensioni. Si può proporre un impianto a biomassa (legna o pellet), discutendo però la praticità del caricamento manuale e l’autonomia tra le ricariche.
Rilievo e proposta preliminare
Una volta chiariti i requisiti, si procede con il rilievo del fabbricato per definire spessori e altezze disponibili per l’isolamento. Successivamente, si redige una bozza architettonica e si avvia la progettazione preliminare, proponendo al cliente almeno due opzioni personalizzate per il suo caso specifico.