Diagnosi Energetica

L’individuazione del fabbisogno energetico effettivo di un edificio, mediante un’analisi dello stato di fatto, si possono seguire questi passaggi chiave:

Rilievo dello Stato di Fatto

L’attività inizia con un rilievo accurato dell’edificio per comprendere l’attuale situazione energetica. Questa fase include:

  • Ispezione visiva delle componenti edilizie e impiantistiche (pareti, infissi, coperture, impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento).
  • Raccolta di dati tecnici come i materiali di costruzione, l’età dell’edificio, la tipologia di infissi e la presenza di ponti termici.
  • Monitoraggio energetico attuale, che può includere dati sui consumi energetici annuali, climatizzazione e illuminazione.

Analisi Energetica e Individuazione degli Elementi Disperdenti

L’obiettivo principale è identificare le parti dell’edificio responsabili delle maggiori perdite energetiche. Questa analisi può includere:

  • Simulazioni termografiche o l’uso di strumenti come la termocamera per rilevare dispersioni di calore.
  • Calcolo delle trasmittanze termiche delle diverse superfici (pareti, tetti, pavimenti, finestre) per determinare la quantità di calore dispersa.
  • Identificazione dei ponti termici o delle zone in cui la dispersione è maggiore rispetto ad altre.

Le aree disperdenti più comuni sono:

  • Involucro edilizio: facciate, coperture, pavimenti contro terra.
  • Finestre e serramenti di scarsa qualità.
  • Ponti termici nelle giunzioni strutturali o nei punti di contatto tra materiali diversi.

Valutazione del Fabbisogno Energetico Attuale

Si procede con il calcolo del fabbisogno energetico attuale dell’edificio. Questo viene fatto mediante:

  • Modelli di simulazione energetica che tengono conto dei dati climatici della zona.
  • Analisi dei consumi storici per l’energia elettrica e termica, se disponibili.
  • L’obiettivo è determinare quanta energia è necessaria per mantenere un comfort abitativo accettabile nelle condizioni attuali.

Studio delle Soluzioni di Intervento

Una volta identificati gli elementi disperdenti, si valutano le possibili soluzioni di efficientamento energetico, cercando un compromesso tra:

  • Efficienza energetica: quanto può essere ridotta la dispersione con ogni intervento.
  • Costo di investimento: quanto costano le soluzioni proposte (isolamento, sostituzione di serramenti, impianti efficienti, ecc.).
  • Ritorno dell’investimento (ROI): quanto tempo ci vorrà per recuperare l’investimento attraverso il risparmio energetico ottenuto.

Le soluzioni possibili possono includere:

  • Interventi sull’involucro edilizio: cappotti termici esterni, rifacimento dell’isolamento delle coperture e dei pavimenti.
  • Sostituzione degli infissi con modelli a bassa trasmittanza termica.
  • Installazione di impianti più efficienti: caldaie a condensazione, pompe di calore, sistemi fotovoltaici, e ventilazione meccanica controllata (VMC).

Valutazione di Costo-Efficacia

Ogni soluzione viene analizzata in termini di costo iniziale e di potenziali risparmi energetici. Viene effettuata una valutazione complessiva che include:

  • Costi di intervento (compresi materiali, manodopera e tempi di realizzazione).
  • Risparmi stimati in bollette energetiche annuali.
  • Benefici aggiuntivi come il miglioramento del comfort abitativo e la valorizzazione dell’immobile.

Piano di Intervento

In base alle analisi precedenti, viene redatto un piano di intervento prioritario, che può includere:

  • Una serie di interventi a breve e medio termine.
  • La scelta delle soluzioni più efficaci e convenienti dal punto di vista economico.

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